Sikh Dharma è uno stile di vita che incoraggia il risveglio dell’anima. Molti sikh lo descrivono non come una religione, ma piuttosto come uno stile di vita.
Yogi Bhajan non ha tentato di ‘convertire’ nessuno al sikhismo. I sikh riconoscono un solo Dio, e considerano tutte le vie verso Dio di pari merito. Yogi Bhajan era un sikh devoto, e frequentava Gurdwara ogni settimana. Molti dei suoi studenti, che erano stati profondamente colpiti dai suoi insegnamenti, volevano unirsi a lui. Si ispirarono agli insegnamenti dei sikh Guru e cominciarono a seguire questo cammino spirituale, insieme al cammino dello yoga.
Sikh Dharma e Kundalini condividono alcuni punti in comune, tra cui: Naad – l’essenza della corrente sonora, Simran – uno stato continuo di meditazione, Shabd Guru – la tecnologia del suono come insegnante, Seva – servizio disinteressato.
Il cammino del Sikh Dharma trova le sue radici negli scritti sacri trattati dai sikh come Guru: Il Sirī Gurū Granth Sāhib. Le sue 1430 pagine contengono la poesia e gli insegnamenti dei sikh guru e quelli dei santi e dei saggi di fede indù e musulmana, dal XV al XVII secolo.
Nel Kundalini Yoga, la nostra sadhana quotidiana inizia con la recitazione di Japji Sahib, che è il primo insegnamento del Guru Nanak Ji, e forma le prime pagine del Sirī Gurū Granth Sāhib. Altri estratti del Sirī Gurū Granth Sāhib sono inclusi negli insegnamenti del Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan come mantra. Una volta uno studente chiese a Yogi Bhajan perché i mantra del Kundalini Yoga provengono dalla tradizione sikh. Egli rispose: perché funzionano.
Nel 1971, Yogi Bhajan è stato insignito del titolo di Siri Singh Sahib, capo dell’autorità religiosa e amministrativa dell’emisfero occidentale dal presidente dell’SGPC (l’organo di governo dei templi sikh in India).
Photo credit: Ravi N Jha.